La notte scorsa è morto a L'Avana all'età di 75 anni lo scrittore Lisandro Otero.
Scrittore, diplomatico, giornalista, ha pubblicato romanzi, novelle e saggi tradotti in quattordici lingue.
Attualmente presidente dell'Accademia Cubana della Lingua era considerato uno dei più importanti esponenti della narrativa cubana contemporanea.
Nasce a L'Avana nel 1932 dove frequenta la Facoltà di Lettere e Filosofia proprio nel periodo in cui Fidel Castro diventava leader dei movimenti studenteschi contro la dittatura di Batista. Nel 1954 si trasferisce a Parigi e frequenta per due anni la Sorbona.
Rientra a L'Avana per prendere parte alla Rivoluzione, ormai iniziata, in qualità di giornalista.
Dopo la fuga di Batista e la vittoria di Castro diventa sindaco della città.
Fondò il Premio letterario "Casas de las Americas".
Il suo romanzo più famoso, Bolero, tradotto in otto lingue, è stato pubblicato in Italia nel 1992 dalle Edizioni del Lavoro.
Di Fidel Castro ha detto: "[...]ha insegnato ad una generazione di latinoamericani a pensare diversamente e ha guidato il suo paese con fermezza e coraggio attraverso un labirinto di trappole e contraddizioni, originando nella piccola isola caraibica, a dispetto dell'ostilità e del boicottaggio USA, uno spazio di decenza dove la gente può vivere con dignità".
Nel rispetto delle sue volontà la salma sarà cremata.
Il quotidiano di Cuba Juventud Rebelde annuncia che prossimamente l'Istituto Cubano del Libro, l'Unione Nazionale di Scrittori e Artisti di Cuba e l'Accademia Cubana della Lingua tributeranno il giusto omaggio a questa celebre figura della cultura cubana.
Nessun commento:
Posta un commento