martedì 8 gennaio 2008

Harry Potter e i doni della morte

Questo post inevitabilmente conterrà degli spoiler....occhio!!!
Finalmente è uscito anche in Italia l'ultimo ed attesissimo libro sul maghetto più amato di tutti i tempi. Harry potter e i doni della morte è nelle librerie dal 5 gennaio (anche se alcuni librai disonesti lo hanno messo in vendita qualche giorno prima).
Quest'ultimo episodio rappresenta la fine di un'epoca durata 10 anni che ha visto crescere Harry, i suoi amici ed anche i lettori che hanno creato un vero e proprio evento mediatico, unico. Il numero di blog, forum, siti ecc. riguardanti questa saga non ha visto eguali nella storia dell'editoria mondiale.
Il motivo fondamentale è la magia. Chi da piccolo, ma anche da grande, non ha desiderato di possedere poteri magici per risolvere questo o quel problema?
Bacchette magiche, pozioni, incantesimi, anatemi sono tutte parole che riguardano l'immaginario di chiunque e chiunque abbia letto la saga si è un po' immedesimato nei personaggi che hanno il privileggio di poter accedere a tutto questo. Ma non solo. C'e' un leader, Harry che poi così leader non è, sfigatello, non bellissimo, pittosto umano. L'amico, Ron, che vive all'ombra della sua fama ma che infine risulta essere un po' eroico anche lui. L'amica, Ermione, secchiona e bruttina un po' antipatica all'inizio per la sua saccenza e la sua voglia di emergere ma che con il passare del tempo scopre il fascino della trasgressione delle regole e che diventa sempre meno antipatica e sempre più benvoluta. Insomma la saga di Harry Potter ha segnato un'analisi approfondita dal mondo adolescenziale, con le crisi, i desideri, i sogni che ciascuno di noi ha affrontato nel corso della sua crescita.
Quest'ultimo episodio è strutturalmente diverso da tutti gli altri. Prima di tutto non c'e' più Silente, il grande mago, il professore umano, saggio, ironico che tutti avremmo voluto avere, da cui tutti avremmo appreso più volentieri e che si contrappone al grigiume dei precettori della scuola odierna, fatte le debite eccezioni, chiaro. La scuola di magia e stregoneria di Hogwarts non è più la location principale del racconto. E' un episodio ricco di azione, che tiene con il fiato sospeso e che spesso stupisce con trovate geniali.
Termino qui perchè non voglio rovinare la lettura a chi ancora non lo avesse letto dicendo che sicuramente non è un capolavoro di letteratura, certamente non è un'opera che vedremo nei libri di testo dei prossimi anni ma sicuramente merita di essere letto per la storia che racconta, per l'analisi delle diversità che offre, per i voli della fantasia che stimola.

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